Ritorna dopo il lungo intervallo causato dalle contingenze imposte dalla pandemia il Premio Paolo Rizzi.
In presenza, anche se con un numero limitato di invitati, nella prestigiosa sede di Ca’Dolfin concessa dall’Università di Ca’ Foscari, c'è stata la consegna del riconoscimento “alla carriera” assegnato nel 2020 alla giornalista triestina, inviata Rai, Giovanna Botteri.
Nella motivazione del premio si legge: “Giovanna Botteri da anni entra nelle case degli italiani, dagli schermi della Rai, come inviata dai luoghi caldi del mondo. Un volto amico, che, purtroppo, non sempre ci dà notizie piacevoli.
Giornalista coraggiosa, coerente con le sue idee, rigorosa nell’informazione, attenta testimone degli accadimenti della storia contemporanea. Una garanzia di professionalità, un’autorevolezza conquistata sul campo con inchieste, reportage e interviste che ci hanno aiutato a capire un po’ di più gli scenari mondiali.
Dalla guerra in Bosnia e l'assedio di Sarajevo all'Afghanistan dei talebani, dai bombardamenti di Baghdad fino a Pechino e alle cronache della pandemia. Una carriera sempre dentro la notizia”.
Alla cerimonia veneziana fanno gli onori di casa il presidente dell’Associazione culturale Paolo Rizzi, Piergiorgio Baroldi e il presidente della giuria del Premio, Vittorio Pierobon.
Della giuria hanno fatto parte Ariana Boria, Dennis Dellai, Enzo Di Martino, Damiano Rizzi, Alessandro Zangrando e il compianto Leopoldo Pietragnoli.
A rappresentare ancora una volta il Premio è la Coppa in vetro Archimede Seguso.
La conduzione è affidata Claudia Vigato.